martedì 31 luglio 2012

Agricoltura, incontro su autorizzazioni emissioni in atmosfera

Le aziende agricole potranno presentare entro oggi in Regione la domanda in forma semplificata
Le aziende agricole potranno presentare entro oggi in Regione la domanda in forma semplificata per l’ottenimento dell’autorizzazione di carattere generale alle emissioni in atmosfera, riservandosi di inviare la relazione tecnica successivamente. E’ quanto è stato deciso ieri al termine di un incontro presieduto dal direttore generale del dipartimento Andrea Freschi, al quale hanno preso parte la dirigente dell’ufficio Compatibilità ambientale, Filomena Pesce, i rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri e dell’Associazione regionale degli allevatori. Tale incontro si è reso necessario in vista della scadenza, fissata per oggi dal codice ambientale, che prevede sanzioni per le aziende che non ottemperano a tale obbligo. Il codice ambientale ha introdotto questo onere, disponendo, al contempo, alcune ipotesi di esenzione come gli allevamenti di piccole dimensioni, trasformazione di prodotti agricoli al di sotto di alcune soglie, serre ed alcune ipotesi di semplificazione per le quali è possibile, in luogo della presentazione di una domanda, aderire, ad un provvedimento di autorizzazione della Regione di carattere generale. Attualmente, sulla base delle disposizioni vigenti, gli impianti preesistenti alla data di entrata in vigore del decreto legislativo e che sono obbligati all’autorizzazione alle emissioni devono adeguarsi ai nuovi obblighi entro il primo settembre 2013, previa domanda da presentare entro oggi.
“Oltre a quanto già stanno facendo con l’ausilio del servizio di assistenza tecnica – dichiara l’Assessore all’Agricoltura, Rosa Mastrosimone - abbiamo chiesto all’Associazione Regionale Allevatori di Basilicata e alle Organizzazioni Professionali agricole un impegno aggiuntivo e straordinario, al fine di consentire agli allevatori lucani di rispettare il decreto legislativo 152/06 per velocizzare le procedure d’istruttoria e per impedire l’applicazione delle sanzioni. A tal proposito abbiamo chiesto loro nei giorni scorsi di attivarsi rapidamente per comunicare alle aziende zootecniche tutti gli adempimenti previsti dal decreto legislativo, supportando gli allevatori con l’ausilio delle loro strutture, al fine di rendere agevole e più veloce la presentazione delle domande”.

Psr, la Giunta approva altri cinque Pif

                                                                        ATTIVITA' ISTITUZIONALE
Per l’assessore Mastrosimone si deve cogliere questa occasione per costruire un paniere di prodotti legati al territorio
Valorizzazione dei prodotti cerealicoli, olivicoli e vitivinicoli; miglioramento e certificazione delle produzioni; rafforzamento del valore ambientale e della territorialità dei prodotti; ammodernamento delle strutture, rafforzamento delle competenze e formazione di nuove figure professionali. Sono questi gli obiettivi dei cinque Progetti integrati di filiera regionali, approvati dalla Giunta regionale, che si aggiungono a quelli precedentemente approvati.
I Pif coinvolgono una platea di 921 soggetti, di cui 660 imprese agricole e 80 aziende di trasformazione. Comprendono undici Misure del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 che vanno dalla formazione (mis.111) alla ricerca (mis. 124) passando per la ristrutturazione (mis. 121) trasformazione dei prodotto (mis.123), agriturismo ed energia alternativa (mis.211). I Pif movimentano 84 milioni di euro di quota pubblica a cui si aggiungono circa 100 milioni di euro di cofinanziamento di parte privata.
“Il Dipartimento Agricoltura – dichiara l’assessore Rosa Mastrosimone - pone molta attenzione ai Progetti integrati di filiera che rappresentano veri e propri strumenti di valorizzazione delle produzioni. La Basilicata per far conoscere le proprie eccellenze agroalimentari – osserva l’assessore all’Agricoltura - deve saper cogliere l’occasione dei Pif per costruire un paniere di prodotti legati al territorio. Le strategie del Dipartimento – osserva ancora Mastrosimone- sono finalizzate a dare sostegno ai giovani, a rilanciare il settore primario e a riunire le diverse fasi delle filiere produttive, dalla produzione alla commercializzazione, puntando sempre sull’innalzamento della qualità delle produzioni”.
Questi nel dettaglio i Pif approvati. Il primo progetto è dedicato al grano duro della collina materana e mira alla certificazione del prodotto. E’ stato proposto dal Consorzio per lo sviluppo della Collina e della montagna materana e vi hanno aderito tredici partner. Il secondo progetto proposto dal Consorzio Pane di Matera Igp è denominato “Mangiare Matera, il grano, il pane, la pasta". E’ finalizzato al miglioramento delle produzioni e alla rafforzamento della territorialità intesa come valore ambientale. Al Progetto hanno aderito diciotto partner. Alla valorizzazione della filiera olivicola del Vulture è invece dedicato il terzo Pif. Al Progetto di miglioramento delle produzioni hanno aderito quattordici partner.
Alla valorizzazione dell’Aglianico del Vulture è invece destinato il quarto Pif, proposto dal Consorzio “Qui Vulture”, ventinove sono i beneficiari finanziabili in una prima fase. Il quinto ed ultimo Pif approvato dall’esecutivo lucano è denominato “Eufolia Mediterranea”. E’ destinato alla qualificazione e alla certificazione dei prodotti olivicoli ed è stato proposto dal Distretto Agroalimentare di qualità del Metapontino. Per tutti i Pif sono stati infine approvati gli elenchi dei beneficiari e dei partner di Progetto.

lunedì 30 luglio 2012

AGRICOLTURA: DI GIUSEPPE (IDV), IL GOVERNO RISPETTI GLI IMPEGNI PRESI ACCOGLIENDO GLI ORDINI DEL GIORNO

                                                          ATTIVITA' POLITICA
Roma, 27 lug - "Il decreto-legge n. 83, relativo alle misure urgenti per la crescita del Paese, all'articolo 59 dispone che i finanziamenti statali residuati, erogati negli anni per il comparto bieticolo-sacca rifero e non utilizzati, vengano attribuiti ad interventi di sostegno del comparto agricolo nelle fasi di crisi di mercato".  Così in una nota dell'on. Anita Di Giuseppe, capogruppo Idv in Commissione agricoltura.  "Sin dal 2006, con la riforma dell'organizzazione comune di mercato dello zucchero,  l'Unione Europea aveva disposto l'erogazione  di aiuti comunitari e nazionali per il settore bieticolo-sac carifero. Tali somme ,che ammontano a 19,7 milioni di euro e che non sono ancora state erogate, sono presenti nel bilancio di Agea, l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura.  Il Governo, in risposta ad una mia interrogazio ne del gennaio scorso, aveva affermato che, con un decreto di variazione di bilancio, avrebbe trasferito le risorse ad AGEA affinché quest'ultima potesse provvedere all'erogazio ne dei fondi al comparto saccarifero. Sempre il  Governo,dava  parere positivo alla   Risoluzione 7-00524 approvata dalla  XIII^ Commissione Agricoltura che riguardava lo stesso argomento". - prosegue il deputato Molisano -  "Volendo dare seguito alle promesse del Governo, ho presentato un ordine del giorno al decreto che contiene misure per la crescita del paese,  per impegnare il Governo stesso a prevedere che una parte delle risorse in questione, ora gestite dal citato art.59 del d.l. 83, venga destinata al comparto bieticolo-saccarifero, titolare 'ab origine' degli aiuti nazionali e comunitari. Il Governo ha accolto l'o.d.g. e noi aspettiamo fiduciosi. Se non darà seguito all'impegno preso, il Presidente Di Pietro ed io, torneremo all'attacco per far valere le ragioni degli agricoltori italiani!". - conclude la Di Giuseppe

CINECITTA: RISOLUZIONE IDV ALLA CAMERA, MANTENERE DESTINAZIONE D'USO (AGENPARL)

ATTIVITA' POLITICA

Salvare Cinecittà. Lo chiede l'Italia dei Valori con una risoluzione in Commissione Cultura alla Camera presentata da Pierfelice Zazzera, Antonio Di Pietro e Gabriele Cimadoro. "Il piano industriale presentato assume secondo i firmatari del presente atto di indirizzo le caratteristiche della rinuncia alla vocazione produttiva, per identificarne una legata alla rendita immobiliare", scrivono i deputati che chiedono di evitare lo smembramento di Cinecittà, mantenerne la destinazione d'uso ed evitare la delocalizzazione all'estero di produzioni cinematografiche ed audiovisive sostenute da risorse pubbliche.

SPENDING REVIEW, RODANO IDV: CON AUMENTO TASSE UNIVERSITA' PER POCHI, GOVERNO CONFERMA MODELLO GELMINI

                                                                   ATTIVITA' POLITICA
"L'aumento delle tasse per gli studenti fuori corso è l'ennesimo pasticcio prodotto dalla totale mancanza di equità e di prospettiva che caratterizza questo governo tecnico. Se da un lato la protesta degli studenti e la nostra battaglia parlamentare delle ultime settimane hanno ottenuto un primo, parziale risultato, costringendo il governo a fare marcia indietro con l'eliminazione dell'obbrobrio dell'aumento indiscriminato delle tasse per tutti gli studenti regolarmente in corso, ancora una volta l'esecutivo tenta però di rimediare ai tagli indiscriminati alle risorse per l'università accrescendo le tasse, quelle degli studenti fuori corso: categoria considerata di per sé da colpire, senza alcuna distinzione tra chi è fuori corso per demerito e chi è fuori corso per necessità, confermando quindi l'idea propria della Gelmini che l'università deve essere per pochi". Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, responsabile nazionale Cultura e Istruzione di Italia dei Valori. "Anzi", prosegue Rodano "con ogni probabilità l'esclusivo riferimento al reddito nella rimodulazione delle tasse, potrebbe finire per penalizzare proprio gli studenti lavoratori. E magari incentivare il lavoro nero e l'evasione fiscale". "Anche stavolta si scarica sugli studenti e sulle famiglie, sui poveri e sugli onesti, il costo della crisi" "La beffa finale" conclude Rodano "è all'ultimo comma del testo passato in Commissione Bilancio: si sana la posizione dei rettori prorogati senza elezione. In sintesi, più tasse per gli studenti fuori corso ma i rettori 'fuori corso' sono salvi".

venerdì 27 luglio 2012

160 vini lucani in corsa per la guida del Gambero Rosso

                                                                             ATTIVITA' ISTITUZIONALE
Assessore Mastrosimone: “Importante operazione di marketing. Puntiamo al mercato estero”
Gli esperti degustatori di vini del “Gambero rosso” sono stati a Matera nei giorni scorsi per selezionare i vini lucani che entreranno a far parte della guida “Vini d’Italia 2013”: il prestigioso manuale che rappresenta un vademecum prezioso per gli amatori del prodotto di alta qualità e un fondamentale strumento di lavoro per i professionisti e gli operatori del settore, che viene stampato in oltre 170 mila copie e tradotto in tre lingue (inglese, tedesco e cinese).
Il Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata ha organizzato la raccolta dei vini lucani per la selezione: 160 vini di cui 110 rossi, 35 bianchi e 15 rosati delle quattro Doc: Aglianico del Vulture, Matera, Grottino di Roccanova e Terre Alta Val D’Agri e della Igt Basilicata. Le produzioni vinicole sono state sottoposte alla valutazione dei due giornalisti esperti del settore, Paolo Zaccaria e Giuseppe Carrus.
“E’ importante essere presenti nell’autorevole Guida del Gambero rosso con i nostri vini che hanno il marchio di qualità”, ha affermato l’assessore all’Agricoltura Rosa Mastrosimone. “E’ un passaggio di rilievo dal punto di vista del marketing, poiché si tratta di uno dei manuali più seguiti dagli importatori. Mi riferisco, nello specifico – ha aggiunto l’assessore - al mercato estero e a quello tedesco in particolare, al quale i nostri vini puntano. Dalle selezioni, che vedranno la fase finale in ottobre quando saranno assegnati i Tre bicchieri – ha evidenziato Mastrosimone - è emerso come il comparto stia facendo registrare una stagione di rinnovamento che la Regione Basilicata intende portare avanti anche attraverso l’avvio dei Programmi integrati di filiera”.
“Lo stesso Zaccaria – ha evidenziato l’assessore – dopo aver degustato i nostri vini ha riconosciuto una crescita della vitivinicoltura lucana dal punto di vista tecnico e tecnologico, constatando che ci sono nuove aziende che imbottigliano e che l’Aglianico del Vulture Doc è un vino che spicca sugli altri, fungendone da traino”.
Nella prima fase di valutazione viene usato un punteggio in centesimi, in seguito i migliori vini vengono selezionati, su scala nazionale, per approdare alle finali dei “Tre bicchieri”, il massimo riconoscimento nel comparto. Nella guida sono recensite 2500 aziende per un totale di circa 20 mila vini (valutati in degustazioni coperte e comparative tese alla stima delle qualità in senso assoluto e dell’aderenza al territorio), che rappresentano i vertici della produzione vinicola italiana.

SVILUPPO. IDV: GRAVE BOCCIATURA ODG PER AZIENDE AGRICOLE. GOVERNO TRADITO DA PSEUDO MAGGIORANZA

                                                          ATTIVITA' POLITICA
"E' gravissimo che il Parlamento abbia bocciato l'ordine del giorno presentato dall'IdV per chiedere una moratoria per le aziende agricole in difficoltà. Ancora una volta, il governo, che aveva espresso parere favorevole, è stato tradito dalla pseudo maggioranza che lo sostiene". Lo affermano il leader dell'IdV, Antonio Di Pietro, e il responsabile nazionale agricoltura del partito, Ignazio Messina. Il presidente dell'IdV, intervenendo in Aula, ha attaccato il governo: "Questo ordine del giorno è stato già accolto dall'esecutivo lo scorso 26 gennaio, ma da allora nulla è stato fatto per salvare un settore messo in ginocchio dalla crisi e dalle imposizioni fiscali. La verità è che questi ordini del giorno vengono accolti dal governo solo per lavarsi la coscienza, ma in realtà nessuno li ascolta e, soprattutto, si impegna ad attuarli.  Da tempo il gruppo dell'Italia dei Valori ha denunciato la grave crisi che sta attraversano l'agricoltura italiana, avanzando in vari provvedimenti proposte e disposizioni al fine di aiutare un comparto che rischia di soccombere. I dati sono, infatti, allarmanti e non consentono ulteriori rinvii. Il numero delle aziende attive nel 2011 è pari a 1.630.420, il 30% in meno rispetto al 2000, essendo state espulse dal settore circa 700 mila aziende nell'ultimo decennio. L'Italia dei Valori ha compreso la drammaticità di questo stillicidio e continuerà a battersi affinché il governo non solo ne prenda atto, ma corra seriamente ai ripari. È in gioco il futuro di migliaia di lavoratori e la chiusura di aziende, con tutti i drammatici effetti che un evento del genere comporterebbe per lo sviluppo del nostro Paese".

giovedì 26 luglio 2012

Mastrosimone risposta polemica a Valvano (Psi)

                                                                              ATTIVITA' POLITICA
Sempre più spesso capita, anche sulla stampa locale di Basilicata, che taluni personaggi  forse per voglia di protagonismo altrimenti negato, forse per esorcizzare l’aumento dei consensi che caratterizza la storia di IDV  o solo per attirarsi le simpatie di qualcuno, si cimentano puntualmente in critiche verso l’Italia dei Valori.
Questo succede a livello locale, ma ovviamente è ancora più evidente e fa notizia a livello Nazionale con le elezioni politiche alle porte.
Non si spiegherebbe altrimenti il tentativo da parte di alcune frange centriste del PD e di alcuni suoi satelliti, avviando una novella caccia alle streghe, di montare strumentalmente un caso IDV che senza dubbio ha lo scopo di staccare l’IDV dalla SEL, per scongiurare il pericolo che si crei a sinistra una massa critica non facilmente condizionabile ed in grado di attrarre il forte dissenso popolare che vede la sua origine nel sostanziale fallimento, almeno nell’immediato, della politica di un governo in affanno e che assume misure che sempre più è difficile, per i partiti che lo sostengono, far comprendere alla gente, fra spread impazziti, mutui non più onorabili e spese familiari sempre più onerose.
 Quando abbiamo scelto di essere all’opposizione del governo Monti, con una decisione che poteva in quel momento, ai più, sembrare politicamente non produttiva  , lo abbiamo fatto dichiarando che avremmo comunque condiviso proposte valide  nell’interesse del Paese. Comunque è stata una scelta sofferta e fatta nella assoluta convinzione che le misure  annunciate avrebbero prodotto gravi danni sugli strati sociali più deboli e non avrebbero prodotto apprezzabili risultati nel contesto economico europeo. Siamo stati facili profeti e quindi, quando vediamo che si persevera in scelte sbagliate,  senza curarsi del grido di dolore che proviene da chi non sa più come vivere in modo dignitoso, quando vediamo scelte che non scalfiscono i grandi capitali,  abbiamo il dovere di essere  vicini a chi ha bisogno ed avversare con ogni mezzo democratico scelte francamente inique.
Per quando attiene poi  alla polemica strumentalmente montata sulle dichiarazioni di Di Pietro nei confronti di Napolitano, è del tutto evidente che,  ipotizzare che la Magistratura abbia atteggiamenti contrari alle regole democratiche, da chiunque questo sospetto venga generato, quando il paese ha ancora davanti agli occhi il sacrificio di uomini di legge dai comportamenti nobili ed ineccepibili e ricorda la ricorrenza di quei tragici giorni, merita una presa di posizione che è assolutamente legittima, in un paese in cui ancora si può esprimere liberamente  il proprio punto di vista.
E’ del tutto evidente, che qualcuno soffia sul fuoco per creare avversione nei nostri confronti ed  un diversivo nel momento in cui bisogna distrarre l’opinione pubblica dal fatto che vi è stato un sostanziale fallimento delle scelte politiche messe in campo, consci come sono, governo e partiti che lo sostengono,  cosa  evidente oltre ogni dubbio,  che il giudizio della gente è assolutamente negativo.
Parlare oggi di rotture di alleanze per ogni dove, agitando scenari apocalittici, sarebbe  cosa possibile e giustificata solo nell’ ipotesi peggiore di un PD  che appiattendosi al Centro operi una  scelta di campo che, senza essere facili Cassandre, gli farebbe perdere molto di quell’appeal che ancora ha verso il suo stesso elettorato di sinistra.
Non saremo certo succubi della prepotenza di alcuno, questo sia chiaro oltre ogni dubbio, ma non disperiamo sul buon senso che guida gran parte della dirigenza del PD, che non può e non deve rinnegare del tutto la propria storia per seguire il canto delle sirene di Casini, che ancora oggi condivide la responsabilità di governo in tante regioni d’Italia con quello stesso centro destra cui si devono le  scelte sbagliate che hanno contribuito a creare la situazione drammatica che viviamo.
Tuttavia in questo momento di grave crisi per il paese non è il calcolo politico che ci guida, pertanto assumeremo serenamente e con decisione le scelte che la politica ci imporrà, dopo un dibattito interno con il coinvolgimento dell’intero partito a livello Nazionale e con la sintesi del Presidente Di Pietro, unico a cui riconosco l’autorità necessaria ad assumere le conseguenti decisioni, che coinvolgano il livello Territoriale, dove il partito sta ben operando attirandosi solo per questo e non per astratte enunciazioni di principio, le simpatie e la considerazione politica della gente.
Quello che invece risulta essere assolutamente incomprensibile è la irresponsabilità che vede un qualsiasi segretario regionale  di un qualsiasi partito della coalizione di centro-sinistra che vede l’IDV a livello locale come solido alleato, salga sul pulpito e pontifichi in maniera volgare e politicamente inaccettabile.
Se poi il segretario in questione è anche, in Basilicata,  un sindaco di una coalizione di centro-sinistra che senza la condivisione dell’IDV della sua candidatura e senza  i voti dell’IDV avrebbe subito una sonora sconfitta, la cosa è politicamente scorretta. Nonostante il risibile tentativo di sottrarre l’IDV del suo paese, che sostiene la sua maggioranza, dal suo giudizio negativo, “novello Cicero pro domo sua”, la cosa merita, senza più perdere tempo in chiacchiere improduttive, un approfondimento politico con gli altri alleati di centro sinistra, cosa che su richiesta esplicita della segreteria cittadina IDV di Melfi, che ha espresso una dura condanna sulle parole del sindaco e segretario regionale socialista Valvano, non faremo mancare, visto che non è la prima volta che tale situazione si verifica.
Infine  un consiglio all’incoercibile Segretario Valvano.
Bene farebbe a curare, con le elezioni politiche alle porte, le questioni in casa socialista senza impicciarsi, come una qualunque comare da pianerottolo, nell’insulso tentativo forse di attrarsi le simpatie di qualche aderente dell’Italia dei Valori,  delle questioni interne al suo vicino di casa e…di coalizione. E’ assolutamente inaccettabile che si permetta, con uno stile da dilettante della politica, di entrare nel merito di questioni interne all’IDV,  riuscendo soltanto a dimostrare in maniera inequivocabile,  di parlare solo per sentito dire, in una inopportuna azione di sciacallaggio politico.
In attesa di valutare nella maniera più opportuna quanto accadrà a livello nazionale nel pieno rispetto delle decisioni che il Presidente Di Pietro assumerà e rinnovando la piena fiducia nel suo operato, l’IDV di Basilicata, mantiene intatto il suo ruolo di secondo partito della coalizione di centro-sinistra e ribadisce la volontà di mantenere fede agli impegni presi con i suoi elettori, con i suoi alleati e con l’intera comunità Lucana.
Naturalmente chiede al PD in primis, il rispetto che ci è dovuto e chiede allo stesso PD ed agli altri alleati, di stigmatizzare comportamenti inopportuni  che potrebbero, per l’interesse di bottega  di pochi, minare le basi che hanno portato il centro-sinistra ad essere oggi più che mai guida di questa regione e laboratorio di esperienze politiche che non devono essere disperse per incomprensibile autolesionismo.
                                                                                                                      


Recupero e valorizzazione suino nero: azioni a sostegno

                                                                                            ATTIVITA' ISTITUZIONALE
L’Assessore Mastrosimone intervenendo al convegno a Irsina ha ribadito l’impegno a sostegno della biodiversità nell’ambito del Psr. Ha comunicato l’approvazione del programma di sicurezza alimentare e etichettatura per una dotazione di 50 mila euro e che un’apposita Dgr sul miglioramento genetico prevede contributi fino al 50 per cento. Sarà rafforzata, inoltre, la filiera della carne
"L’azione del dipartimento regionale all’Agricoltura è orientata a favorire la diversificazione e la riqualificazione aziendale, a tutelare la biodiversità, all’attivazione di sistemi di autocontrollo e tracciabilità, al rafforzamento di filiere complete, all’individuazione di strumenti creditizi e fiscali per migliorare la redditività dell’impresa e per incoraggiare i giovani a restare nell’attività zootecnica. Stiamo proponendo una modifica al Psr per il sostegno della biodiversità che interesserà le razze inserite nel repertorio regionale, tra cui anche il suino nero”.
E’ quanto dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura, Rosa Mastrosimone intervenendo al convegno ‘L’antico suino nero’ organizzato dall’Alsia e in corso ad Irsina presso il convento di San Francesco. “L’approvazione della modifica - continua - consentirà agli allevatori custodi di razze a rischio estinzione, come nel caso del suino nero, di ricevere un premio di circa 200 euro a Uba (unità bovino adulto)”. Mastrosimone nell’occasione ha comunicato l’approvazione da parte della Giunta regionale del “Programma sulla sicurezza alimentare, tracciabilità, etichettatura e qualità delle produzioni animali” che prevede una dotazione finanziaria di 50.000 euro e un’azione operativa specifica per le carni di agnello delle Dolomiti lucane e del suino nero lucano che comprende, oltre al recupero e valorizzazione del prodotto, anche la formazione per allevatori e macellai e il coinvolgimento delle strutture di ristorazione e delle macellerie locali per la vendita diretta. In questo modo - prosegue - promuoviamo il territorio e le sue produzioni di qualità. Gli allevatori, già beneficiano dei servizi di assistenza tecnica erogati dalla Regione attraverso le Apa. La Dgr n. 419/2012 in merito al miglioramento genetico per il 2012 prevede diverse azioni operative per tutte le tipologie di allevamenti, compresa quella relativa agli allevamenti di suini. Sono previsti contributi fino al 50 per cento per l’acquisto di riproduttori, per la fecondazione artificiale e per l’embryo transfer”. Soffermandosi sulla filiera regionale della carne, l’Assessore precisa che “è importante continuare il percorso intrapreso per meglio strutturarla, per garantire il reddito agli allevatori e garanzie di sicurezza alimentare ai consumatori. Va apprezzata la scelta dei giovani che hanno costituito l’associazione del suino nero poiché la strada da percorrere è quella di fare rete”.

Danni nel Metapontino, Mastrosimone annuncia sopralluoghi

                                                       ATTIVITA' ISTITUZIONALE 
Si avrà contezza dei danni e sarà chiaro se sussistono i requisiti per attivare la procedura nazionale per il ristoro dei danni
Per verificare l’entità dei danni subiti da alcune imprese agricole del Metapontino a seguito del recente fenomeno atmosferico il Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata si è attivato per eseguire, con rapidità, una serie di sopralluoghi.
Lo annuncia l’assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata, Rosa Mastrosimone. “L’impossibilità di destinare fondi regionali a tali evenienze – spiega Mastrosimone - impone la necessità di effettuare in fretta tali sopralluoghi. Ciò al fine di verificare la sussistenza dei presupposti per accedere al Fondo di solidarietà nazionale per le imprese agricole. In particolare – aggiunge Mastrosimone – si dovrà verificare che siano state danneggiate produzioni non assicurabili e che la produzione lorda vendibile della zona colpita dall’evento sia significativamente diminuita. E’ massima la nostra attenzione anche verso questa ennesima avversità – dichiara Mastrosimone- considerato che sono coinvolte realtà imprenditoriali già alle prese con gravi crisi di mercato. Considerato che dagli esiti di tali sopralluoghi si potrà avere precisa contezza dei danni e della possibilità di attivare la procedura nazionale – conclude l’Assessore all’Agricoltura – l’effettuazione dei sopralluoghi rappresenta un preciso dovere istituzionale, al quale bisogna dar rapidamente corso”.

Domani la diretta su Vita Bella rai uno, una vetrina per promuovere il territorio

                                                                                                               ATTIVITA' ISTITUZIONALE
"I prodotti tipici e le specialità lucane sono ancora in primo piano. Venerdì 27 luglio alle ore 10.00 in diretta su Vita Bella rai uno interverranno l'Assessore all'agricoltura Rosa Mastrosimone, il Presidente del Gal La Cittadella del Sapere e lo Chef lucano Federico Valicenti: una vetrina importante per promuovere il territorio e narrare gli antichi e i nuovi sapori di una terra che non smette di incantare".

mercoledì 25 luglio 2012

In linea con il Presidente Di Pietro, Mastrosimone: “Sanno che siamo forti”

                                                                                                               ATTIVITA' POLITICA
“Condividiamo la linea del Presidente Antonio Di Pietro di dare chiarezza e trasparenza alle questioni.  
Non esistono spaccature o pericoli per l’Italia dei Valori. Le notizie prive di ogni fondamento pubblicate a mezzo stampa sono state diffuse da persone e partiti che ci temono e sanno che siamo forti. Tant’è vero che la smentita è arrivata proprio da quelli che erano stati citati in un’ipotetica  fronda interna anti-Di Pietro e che invece hanno comunicato di condividere pienamente la linea del partito e del Presidente”

Pif territoriali, c’è l’elenco dei beneficiari

La Giunta regionale ha approvato tre Progetti integrati di filiera e l’elenco delle aziende che hanno diritto ai contributi. Mastrosimone: “Sosteniamo chi punta sulla qualità dei prodotti”.Tre Progetti integrati di filiera (Pif) per un totale di 111 beneficiari.

La giunta regionale della Basilicata ha approvato in maniera definitiva i progetti territoriali finalizzati al sostegno delle aziende ortofrutticole e lattiero-casearie che hanno i requisiti per accedere ai contributi. In particolare, il Progetto Ortofrutta Magna Grecia che mira al miglioramento del reddito globale, all’ammodernamento e alla ristrutturazione delle imprese nonché al rafforzamento delle competenze e alla formazione di nuove figure professionali, prevede un numero complessivo di 24 beneficiari per un totale di 2.889.992 euro di cui 2.146.634 derivanti dall’Asse 1 e 743.288 dall’Asse 3.
Il Pif Latte Basilicata Marmo-Platano-Melandro, invece, ammette a finanziamento 73 beneficiari. Per questo progetto sono stati negoziati complessivamente 2.816.500 euro (di cui 2.092.096 sull’Asse 1 e 724.404 sull’Asse 3) per quelle aziende lucane che producono latte alimentare da bere (latte nobile) e Pecorino di Filiano Doc.
Per il Pif Ortofrutticola lucana Pifol, il numero dei beneficiari è di 14 e le risorse negoziate sono pari a 4.056.643 (3.013.275 sull’Asse 1 e 1.043.369 sull’Asse 3).
“Si tratta di un provvedimento che mira a rafforzare il settore primario lucano - ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Rosa Mastrosimone – in una logica di infrastrutturazione strategica, valorizzazione e caratterizzazione delle produzioni agro-alimentari. In questo particolare momento storico che penalizza fortemente le piccole imprese del settore ortofrutticole e agroalimentari – ha continuato l’assessore - occorre sostenere le aziende che con sacrifici e professionalità cercano di sopravvivere a questa fase puntando sulla qualità dei prodotti e l’ammodernamento delle aziende”.
Ai progetti hanno aderito anche diversi partners che hanno il compito di promuovere sul territorio lo start-up e azioni di supporto per la crescita locale dei fattori socio economici.
L’elenco dei beneficiari e dei partners sarà a breve disponibile sul portale istituzionale della Regione Basilicata.

giovedì 19 luglio 2012

Assemblea Cia, Mastrosimone: agricoltura volano di sviluppo

Illustrate le misure adottate per arginare la crisi che coinvolge le imprese agricole: dal pacchetto per agevolare il credito, ai Pif, ai bandi per il ricambio generazionale 
“Riorganizzare e riconvertire la produzione, favorire il ricambio generazionale, organizzare luoghi di concentrazione dell’offerta produttiva, collocare i prodotti su nuovi mercati e investire sui giovani che scommettono in agricoltura sono le priorità per pensare al futuro del settore primario lucano”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Rosa Mastrosimone, intervenendo all’assemblea regionale della Confederazione italiana agricoltori in svolgimento a Policoro alla presenza del presidente nazionale dell’organizzazione di categoria, Politi. “Il Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata - ha spiegato l’assessore Mastrosimone – sta cercando di affrontare questo momento carico di problemi per il mondo agricolo, mettendo in campo azioni per offrire risposte immediate, anche attraverso gli strumenti finanziari definiti con Ismea e Abi (il fondo di garanzia, il fondo credito e la lettera di garanzia), per una dotazione di 16 milioni di euro complessivi. Stiamo lavorando - ha aggiunto - per mettere a disposizione degli imprenditori agricoli non solo risorse importanti finalizzate alla ricostruzione del potenziale agricolo e delle strutture aziendali danneggiate a seguito di calamità naturali, ma anche condizioni agevoli per accedere agli aiuti e per velocizzare le procedure di istruttoria. Sempre per andare incontro alle esigenze degli imprenditori agricoli, per non vanificarne i loro sforzi economici e con l’obiettivo di favorire gli investimenti nel settore, la Giunta Regionale ha varato il mese scorso un provvedimento che consente alle aziende che hanno aderito alla misura IV.8 del Por Basilicata 2000-2006 di completare, con risorse liberate, progetti non conclusi e progetti interessati da procedure giudiziarie”.“Tra le azioni strategiche adottate dal Dipartimento – ha aggiunto l’assessore Mastrosimone - ci sono i Pif, strumenti per affrontare alcuni dei nodi strutturali ed economici che caratterizzano l’agricoltura regionale. L’obiettivo è favorire l'interazione tra gli attori pubblici e privati, al fine di creare una rete all’interno del sistema dell’agroalimentare, capace di produrre autonomamente meccanismi di sviluppo del territorio nell’ottica di un’agricoltura multifunzionale”. L’esponente dell’esecutivo regionale parlando della nuova Pac post 2013 ha puntualizzato che “le maggiori perplessità riguardano la definizione di agricoltore attivo, il greening, e in particolare, il sistema di vincoli su cui si propone di basare la componente ecologica dei pagamenti diretti, poco efficace rispetto all’effettiva capacità di remunerare la produzione di beni pubblici ambientali”. Mastrosimone auspica che “la riforma della Pac diventi più mirata e tenga nella giusta considerazione le specificità del mondo rurale, insieme all’esigenza di una semplificazione delle sue norme e dei controlli. Vanno accolte positivamente le novità della nuova programmazione 2014- 2020 – ha concluso - che riguardano il secondo pilastro: il potenziamento della competitività dell'agricoltura e la redditività delle aziende agricole, incoraggiando l'organizzazione della filiera agroalimentare, la gestione dei rischi nel settore e le crisi di mercato”.

venerdì 13 luglio 2012

Mastrosimone: facilitare l’accesso al credito per aziende agricole


Mastrosimone: facilitare l’accesso al credito per le aziende agricole “Tra gli obiettivi del governo regionale quello di interloquire utilmente ed efficacemente con il sistema bancario e con quello assicurativo, per garantire alle imprese agricole le migliori condizioni”
“Cercare strumenti, percorsi operativi e risposte normative per salvare le aziende dalla crisi finanziaria è il problema capitale che il settore agricolo deve affrontare. Occorre ridurre i tempi per l’accesso al credito e le difficoltà che giornalmente riscontrano gli imprenditori agricoli nelle procedure per accedere ai finanziamenti, che rendono meno incisivo il loro investimento”. Lo ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura, Rosa Mastrosimone, concludendo oggi a Matera i lavori del seminario organizzato da Altragricoltura sul tema “Uscire dalla crisi finanziaria delle aziende agricole”.
 “La Regione Basilicata – ha continuato l’assessore -  ha messo a disposizione delle aziende agricole un pacchetto di strumenti finanziari, che includono Il Fondo di garanzia, il fondo credito e la lettera di garanzia (GCard) definiti con Ismea e Abi e utilizzabili nell’ambito del Psr 2007-2013 nei nuovi bandi che il Dipartimento sta predisponendo. Da una dotazione di 16 milioni di euro complessivi si potrà generare un quadro di finanziamento pubblico agevolato pari a circa 200 milioni di euro. Un aiuto alle imprese agricole per affrontare meglio il periodo congiunturale e ottemperare alla necessità di provvedere, come vuole la  riforma della Politica Agricola Comunitaria, all'attivazione di una fase di riorganizzazione e riconversione produttiva per una destinazione importante per la produzione di settore regionale”.
Nel suo intervento l’assessore Mastrosimone si è soffermata sulla GCard, “uno strumento innovativo che concorre all’acquisizione della garanzia con cui procedere alla realizzazione di progetti cofinanziati nell’ambito del Programma di sviluppo rurale”, spiegando che “il Dipartimento Agricoltura ha attivato a Potenza e a Matera due sportelli dove farne richiesta. Continua ad essere tra gli obiettivi del governo regionale – ha aggiunto Rosa Mastrosimone - quello di interloquire utilmente ed efficacemente con il sistema bancario e con quello assicurativo, per garantire alle imprese agricole le migliori condizioni di accesso al credito. Norme e misure potranno essere applicate con buoni risultati, innanzitutto se condivise”.

giovedì 12 luglio 2012

Enoteca regionale, ulteriore passo verso realizzazione

Con delibera di Giunta, approvata su proposta dell’assessore all’Agricoltura Mastrosimone, è stato deciso il modello organizzativo della struttura.
Un passo importante per la realizzazione dell’enoteca regionale lucana. Con apposita delibera di Giunta, su proposta dell’assessore regionale all’Agricoltura, Rosa Mastrosimone,  è stato attuato l’articolo 3 della legge regionale (n.13 del 1 luglio 2008 con cui si istituiva l’enoteca) che stabilisce le modalità per la costituzione e il funzionamento dell’enoteca. Il modello organizzativo prescelto per la gestione della struttura è quello associativo. Compito che sarà affidato alla costituenda associazione “Enoteca regionale Lucana”, sulla cui attività il Dipartimento Agricoltura eserciterà un’azione di indirizzo, coordinamento e controllo. Per il Presidente e per i restanti 4 membri dell’organo esecutivo non è previsto alcun compenso.  Socio fondatore dell’associazione sarà la Regione Basilicata. Con l’atto è stato anche approvato lo statuto della stessa enoteca che avrà sede a Venosa.  All’enoteca regionale possono aderire tutti i produttori vitivinicoli, i Consorzi di tutela, nonché tutte le altre istituzioni pubbliche o private interessate al settore vitivinicolo.
“Con questo atto deliberativo – ha spiegato l’assessore Mastrosimone – proseguiamo il percorso per l’istituzione dell’enoteca, una vetrina importante per le nostre produzioni vitivinicole di qualità. L’attività di concertazione con tutti i soggetti interessati ha avuto un iter piuttosto complesso, proprio per l’importanza delle scelte che bisognava adottare. La Regione intende dare un sostegno di alto profilo al settore attraverso un contenitore, che promuoverà non solo le eccellenze vitivinicole ma anche una  gamma  più ampia di prodotti agroalimentari tipici; in tal modo sarà anche possibile intraprendere iniziative di informazione e di educazione alimentare per favorire un corretto rapporto con le bevande alcoliche. L’obiettivo principale rimane quello di offrire al turismo enogastronomico la possibilità conoscere ed apprezzare il paniere dei nostri prodotti a marchio riconosciuto. I territori vitati, in virtù del loro paesaggio – ha concluso Mastrosimone – rappresentano un elemento di attrazione ed assumono, oltre a quella agricola, anche una valenza culturale, antropologica e turistica, dimostrando come vino e turismo possono rappresentare un grande volano di sviluppo locale. Inizia ora una fase operativa che vedrà il coinvolgimento diretto di tutti i soggetti realmente interessati a sostenere l’iniziativa promossa dalla Regione”.

mercoledì 4 luglio 2012

Mastrosimone, sostegno alle famiglie danneggiate da alluvioni

Con un’apposita delibera di giunta si è predisposta la somma di 1 milione di euro da destinare alle famiglie colpite dall’alluvione del 18 febbraio e 1 marzo 2011. Il 30 per cento sarà destinato a un fondo da riservare a quelle che ricorrono a forme non legali di prestito. Sostegno alle famiglie danneggiate dagli eventi alluvionali del 18 febbraio e 1 marzo 2011
La decisione è stata assunta dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Rosa Mastrosimone con un’apposita delibera. I fondi stanziati ammontano a 1 milione di euro, di cui il 70 per cento (pari a 700 mila euro) sarà destinato alle famiglie che sono state danneggiate dall’alluvione che versano ancora in stato di necessità e il restante 30 per cento (pari a 300 mila euro) per la costituzione di un fondo da destinare a quelle stesse che sono a rischio usura. Il provvedimento prevede che con la somma di 700 mila euro può essere al massimo concesso un contributo di 25 mila euro da assegnare con procedura di evidenza pubblica alle famiglie che versano in determinate condizioni (ovvero che abbiano un componente destinatario di un provvedimento di sgombero a causa dell’evento calamitoso, che abbiano un componente imprenditore agricolo con l’azienda ubicata nell’area del cratere, ossia Bernalda, Pisticci e Scanzano jonico, come accertato da fascicolo aziendale e che abbiano un componente che ha presentato al dipartimento agricoltura Srem segnalazione di danni alle strutture o alle produzioni agricole).

La gestione della residuale somma di 300 mila euro servirà a facilitare l’accesso al mercato del credito e per contrastare il ricorso a forme non legali di prestito e sarà gestita dalla fondazione “Mons. Cavalla” di Matera in collaborazione sinergica con l’associazione “F. Borsellino” di Montescaglioso. Questa restante somma sarà destinata alle famiglie che hanno subito un provvedimento di sgombero per l’alluvione febbraio –marzo 2011 (che abbiano la proprietà o il possesso di terreni nei comuni maggiormente interessati dal danno; che abbiano presentato al dipartimento Srem segnalazione di danni a strutture o alle produzioni agricole e si trovino nelle condizioni di poter accedere ai benefici ex art. 15 della legge 108 del 1996) e alle famiglie di braccianti con rapporto di almeno un anno (con attestato dai relativi corrispettivi mensili) alle dipendenze di imprese agricole alluvionate
“In questo momento di difficoltà – ha sostenuto l’assessore Mastrosimone – abbiamo voluto dare un segnale di attenzione a quelle famiglie danneggiate dagli eventi calamitosi che faticano a far ripartire la propria attività e inoltre abbiamo recepito le indicazioni del coordinamento regionale delle iniziative antiracket ed antiusura. Nell’ultima riunione del coordinamento è emersa la necessità e l’urgenza di intervenire a favore delle famiglie degli alluvionati che a causa delle difficoltà economiche non hanno possibilità di accedere a forme di credito e sono costrette a far ricorso a forme non legali di prestito. Per questo abbiamo pensato di costituire un fondo che, attraverso un’apposita convenzione con il dipartimento, sarà gestito dall’associazione materana che ha conoscenza del territorio e dei problemi delle famiglie”.



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