lunedì 20 febbraio 2012

Mastrosimone: agricoltura torni centrale in strategie di sviluppo

“L’agricoltura dovrà tornare centrale nelle strategie di sviluppo dei Paesi industrializzati e non. Bisognerà trovare soluzioni tecniche compatibili con l’ambiente e con le risorse disponibili, incrementare il potenziale produttivo, senza sottovalutare il rischio di generare minacce per la sostenibilità ecologica. Occorrerà a livello globale ridefinire le regole per un commercio internazionale più trasparente ed efficiente, per evitare le speculazioni e per un nuovo slancio delle liberalizzazioni degli scambi”. Lo ha detto l’assessore all’Agricoltura, della Regione Basilicata Rosa Mastrosimone, a margine del convegno di questa mattina a Marconia su “L’agricoltura del futuro”.
“Queste tematiche – ha aggiunto l’assessore - sono in discussione nella proposta di Riforma della nuova Politica agricola comunitaria. La nostra Regione propone che siano semplificate le procedure burocratiche, giacché rallentano l’erogazione dei fondi, di cambiare le regole del ‘Greening’ (il rinverdimento), che chiede troppi impegni agli agricoltori e anche alcuni parametri dell’attuale proposta del Commissario Ciolos, che danneggiano le colture mediterranee del Sud dell’Europa.
Per quanto riguarda il Piano di sviluppo rurale, al quale si darà piena operatività nel 2012, dovranno essere affrontate con determinazione le tematiche dell’energia e delle strutture, puntando l’attenzione sul ricambio generazionale e sulle iniziative finalizzate a favorire le attività condotte da giovani imprenditori. Sono tante le opportunità, in particolare, per i giovani tecnici specializzati che escono dagli Istituti agrari.
Il Dipartimento Agricoltura ha avviato da alcuni anni – ha detto ancora - una collaborazione con gli Istituti Agrari del territorio e ha organizzato una serie di seminari tecnici come quello di oggi, nella convinzione che gli istituti agrari, in una regione vocata all’agricoltura di qualità come la Basilicata, siano una grande risorsa. Vogliamo potenziare questa collaborazione per formare figure professionali spendibili sul territorio lucano, poiché riteniamo che la graduale liberalizzazione dell’economia agricola porterà il settore primario ad affrontare sfide sempre più difficili”.

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