(pubblicato su "L'Informatore Agrario" n. 24/1)
E’ in fase di completamento da parte dell’Ufficio
fitosanitario regionale il monitoraggio sulla Sharka, grave virosi delle
drupacee causata dal Plum pox virus (Ppv). I Controlli cominciati con la
ripresa vegetativa sono stati affidati a diciassette ispettori fitosanitari dei
quali quattordici del Dipartimento agricoltura e tre dell’Agenzia lucana di
sviluppo e innovazione in agricoltura (Alsia). L’area maggiormente interessata
è quella della Fascia jonica metapontina nella provincia di Matera; in più vi è
l’agro di Lavello in provincia di Potenza. La prima segnalazione in Basilicata
risale al 1988 su una pianta di susino, mentre la situazione odierna, secondo
quanto si apprende dai tecnici che se ne stanno occupando conferma la presenza diffusa della virosi.
“Andiamo in pieno
campo- ha affermato il dirigente dell’Ufficio fitosanitario, Ermanno
Pennacchio- per le verifiche relative alla sintomatologia della patologia e per
il prelievo dei campioni di materiale rappresentato per lo più da foglie. I
campioni vengono quindi analizzati presso il laboratori della società Metapontum agrobios. Ad oggi, dalle
segnalazioni risulta che la cultivar più colpita è Ninfa una diffusa varietà di
albicocco”. Dagli Uffici regionali si evidenzia anche, come molte segnalazioni
dei casi sospetti di Sharka vengono dai produttori che stanno collaborando con
il Dipartimento Agricoltura. E in una nota stampa l’assessore regionale
all’Agricoltura, Rosa Mastrosimone, ha fatto presente l’importanza dell’attività
di monitoraggio e gli sforzi che l’Ufficio sta producendo per tutelare la
frutticoltura lucana, che rappresenta una parte notevole della Produzione lorda
vendibile regionale. Particolare il riferimento all’albicocco che con i suoi
3.700 ettari di superficie coltivata pone la Basilicata come terza regione
italiana per estensione della coltura.
Per eventuali
segnalazioni contattare l’Ufficio fitosanitario regionale, tel. 0835/284350-284338. Fax 0835/284250. F.R.