giovedì 12 luglio 2012

Enoteca regionale, ulteriore passo verso realizzazione

Con delibera di Giunta, approvata su proposta dell’assessore all’Agricoltura Mastrosimone, è stato deciso il modello organizzativo della struttura.
Un passo importante per la realizzazione dell’enoteca regionale lucana. Con apposita delibera di Giunta, su proposta dell’assessore regionale all’Agricoltura, Rosa Mastrosimone,  è stato attuato l’articolo 3 della legge regionale (n.13 del 1 luglio 2008 con cui si istituiva l’enoteca) che stabilisce le modalità per la costituzione e il funzionamento dell’enoteca. Il modello organizzativo prescelto per la gestione della struttura è quello associativo. Compito che sarà affidato alla costituenda associazione “Enoteca regionale Lucana”, sulla cui attività il Dipartimento Agricoltura eserciterà un’azione di indirizzo, coordinamento e controllo. Per il Presidente e per i restanti 4 membri dell’organo esecutivo non è previsto alcun compenso.  Socio fondatore dell’associazione sarà la Regione Basilicata. Con l’atto è stato anche approvato lo statuto della stessa enoteca che avrà sede a Venosa.  All’enoteca regionale possono aderire tutti i produttori vitivinicoli, i Consorzi di tutela, nonché tutte le altre istituzioni pubbliche o private interessate al settore vitivinicolo.
“Con questo atto deliberativo – ha spiegato l’assessore Mastrosimone – proseguiamo il percorso per l’istituzione dell’enoteca, una vetrina importante per le nostre produzioni vitivinicole di qualità. L’attività di concertazione con tutti i soggetti interessati ha avuto un iter piuttosto complesso, proprio per l’importanza delle scelte che bisognava adottare. La Regione intende dare un sostegno di alto profilo al settore attraverso un contenitore, che promuoverà non solo le eccellenze vitivinicole ma anche una  gamma  più ampia di prodotti agroalimentari tipici; in tal modo sarà anche possibile intraprendere iniziative di informazione e di educazione alimentare per favorire un corretto rapporto con le bevande alcoliche. L’obiettivo principale rimane quello di offrire al turismo enogastronomico la possibilità conoscere ed apprezzare il paniere dei nostri prodotti a marchio riconosciuto. I territori vitati, in virtù del loro paesaggio – ha concluso Mastrosimone – rappresentano un elemento di attrazione ed assumono, oltre a quella agricola, anche una valenza culturale, antropologica e turistica, dimostrando come vino e turismo possono rappresentare un grande volano di sviluppo locale. Inizia ora una fase operativa che vedrà il coinvolgimento diretto di tutti i soggetti realmente interessati a sostenere l’iniziativa promossa dalla Regione”.

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