giovedì 18 agosto 2011

La Giunta adotta Programma triennale per lo Sport 2011/13

Il Piano costituisce base di riferimento per gli interventi e le azioni regionali di promozione, sostegno e diffusione della pratica sportiva e di attuazione di un razionale sistema di impianti e attrezzature sportive


Il Programma regionale triennale 2011/2013 per lo sviluppo dello sport è stato adottato dalla Giunta regionale, nel corso dell’ultima seduta, su proposta degli assessori allo Sport, Rosa Mastrosimone, e alle Attività Produttive, Erminio Restaino. L’esecutivo ha nel merito preimpegnato, per la realizzazione degli interventi, sul bilancio di previsione 2011, la somma di 4 milioni e 160 mila euro. Destinatari: Province, Comuni, Enti locali e territoriali, il Coni, le associazioni sportive private.




Il programma triennale 2011-2013 per lo sviluppo dello sport rappresenta lo strumento di pianificazione, previsto dalla legge regionale n. 26/2004, per indirizzare e razionalizzare l’insieme delle iniziative e delle politiche di settore. In particolare il Piano costituisce base di riferimento per gli interventi e le azioni regionali di promozione, sostegno e diffusione della pratica sportiva e di attuazione di un razionale sistema di impianti e attrezzature sportive, individua, altresì, i settori e gli ambiti di realizzazione delle attività.



Il documento di programmazione 2011/2013 si caratterizza sia per la continuità con le politiche d’intervento che negli ultimi anni hanno prodotto risultati significativi in ambito sportivo, sia per l’innovazione in termini di contenuti e di metodologia di programmazione. Il programma regionale triennale coinvolge il Dipartimento guidato da Rosa Mastrosimone interessato agli interventi per la promozione ed il sostegno della pratica sportiva, e il Dipartimento guidato da Erminio Restaino per gli interventi di promozione e sviluppo dell’impiantistica sportiva.



“Il Piano – commenta l’assessore Mastrosimone - si propone di favorire il raggiungimento di alcuni importanti obiettivi: l’aumento del numero dei cittadini che abbiano la possibilità e l’opportunità di accedere alla pratica di attività motorie, a tutte le età, qualunque siano le condizioni sociali, fisiche e psichiche; la riduzione del fenomeno dell’esclusione dalla pratica sportiva, soprattutto con riferimento alle categorie dei giovani, agli individui con minori capacità atletiche o configurabili come atleti di non particolare interesse agonistico; l’aumento della presenza femminile nell’accesso alle pratiche sportive; favorire la sana competizione fondata sul rifiuto della violenza, sul rispetto degli altri e delle regole comuni; la diffusione della pratica sportiva per la prevenzione della malattia e delle condizioni di disagio; la diffusione di una cultura dell’attività fisica che rifiuti l’uso di sostanze illecite”.



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