lunedì 21 novembre 2011

Policoro, Mastrosimone a mostra su donne lucane nel Risorgimento

“La mostra costituisce infatti un’occasione preziosa per diffondere la storia delle donne lucane, per lanciare un appello agli studiosi, alle case editrici, alle librerie e agli insegnanti affinché ci sia maggiore impegno per recuperare e diffondere la storia”
“La mostra è focalizzata sulla valorizzazione storica della figura della donna nella storia del Risorgimento lucano, e ci invita a riflettere anche sulle lotte di quante donne dei nostri giorni operano ancora, per raggiungere la propria libertà e i propri diritti”.
Lo ha dichiarato l’assessore alla Cultura della Regione Basilicata, Rosa Mastrosimone, nel suo intervento alla presentazione della mostra documentaria ”Donne liberali e patriote nella Storia del Risorgimento Lucano” che ha fatto tappa, dopo Maratea e Potenza, nella città di Policoro.
“Costituisce infatti – ha proseguito - un’ occasione preziosa per diffondere la storia delle donne lucane, per lanciare un appello agli studiosi, alle case editrici, alle librerie e agli insegnanti affinché ci sia maggiore impegno per recuperare e diffondere la storia, nonché un’utile cornice all’oggetto dei lavori di questa sera: una riflessione sull’immagine della donna risorgimentale e sulle possibilità concrete di accedere al mondo del lavoro. Nell’Ottocento la donna era inquadrata in un clichè, era infatti convinzione comune che una “signora perbene” dovesse restare chiusa tra le mura domestiche, anche se ci sarà la comparsa massiccia del gentil sesso sulla scena pubblica, a partire dalla seconda metà del diciannovesimo secolo.
“Tra le tante storie esemplari, - ha sottolineato Mastrosimone - non va dimenticata la figura della patriota nata a Potenza, Laura Battista, che ha contribuito alla modernizzazione del nostro Paese, e che ebbe la fortuna di percepire, proprio nel salotto di casa sua, le opinioni e le perplessità dei vivaci liberali potentini motivati a sostenere i fermenti insurrezionali antiborbonici”.
“Una delle caratteristiche più salienti che contraddistinguono il periodo contemporaneo è il profondo cambiamento che si è verificato del ruolo svolto dalle donne nella società dei paesi più ricchi. Con l’avvento dell’epoca moderna e i cambiamenti che la società ha subito, hanno iniziato a scorgere nuove prospettive e a svolgere ruoli professionali reputati un tempo indubbiamente da uomini: notaio, magistrato, vigile e medico. E’ cambiata conseguentemente la mentalità delle famiglie, anche se non è stato lo stesso ovunque: in molte regioni meridionali del nostro Paese sopravvivono ancora mentalità di tipo antiquato e tradizionalista, che tendono a considerare ancora la donna esclusivamente come la “regina della casa”.
Intervenire per garantire la pari opportunità per tutti, nel concreto, non vuol dire solo accrescere la qualità della vita delle famiglie e delle donne, ma anche e soprattutto estendere in misura maggiore le loro possibilità di impiego e produrre la ricchezza che la nostra terra ha bisogno di contenere, insieme ai profili di donne impegnate che fungano da modelli positivi per le giovani generazioni”.

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