venerdì 8 giugno 2012

Monitoraggio sharka, primi dati

L’assessore regionale Mastrosimone sulla base dei dati del monitoraggio definirà le linee di intervento per sostenere i produttori danneggiati dalla malattia che colpisce le drupacee

“La Sharka, patologia virale che colpisce le drupacee, è costantemente tenuta sotto controllo dal dipartimento regionale all’agricoltura tramite le attività messe in campo dal suo ufficio fitosanitario. Anche quest’anno, infatti, sono partiti monitoraggi su ampia scala che interessano le aree che vanno da Montescaglioso sino a Nova Siri. Il monitoraggio con relativo campionamento è iniziato alla ripresa vegetativa delle piante e proseguirà sino al completamento della raccolta dei frutti. Il quadro d’insieme che emergerà servirà a definire, immediatamente, la linea d’intervento per sostenere quei produttori le cui produzioni sono risultate danneggiate dalla malattia e che conseguentemente sono tenuti all’abbattimento delle piante infette”. E’ quanto ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Rosa Mastrosimone.
La sharka che colpisce in particolare susini, prugni, albicocchi e peschi, oltre a ridurre il potenziale produttivo delle piante, danneggia irrimediabilmente i frutti. Il monitoraggio sulle drupacee viene eseguito a previa campionatura su tutte le aree dove esistono le coltivazioni. Le analisi vengono effettuate presso i laboratori dal centro Metapontum Agrobios. Dai primi dati elaborati emerge che la varietà più colpita di albicocco si conferma essere la Ninfa, particolarmente diffusa nell’area del Metapontino.
“Non è l’unico monitoraggio che stiamo effettuando – ha aggiunto Mastrosimone – con l’ufficio fitosanitario per salvaguardare le produzioni di eccellenza, come appunto è l’albicocca del Metapontino, che rappresenta per l’economia del territorio una risorsa per i tanti imprenditori agricoli che con sacrifici e duro lavoro hanno investito in agricoltura. D’altra parte, questa coltura contribuisce significativamente alla formazione del Pil agricolo lucano. La Basilicata con gli oltre 3.700 ettari coltivati ad albicocco si conferma terza regione italiana per investimenti, dopo l’Emilia e la Campania”.

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