venerdì 14 settembre 2012

Danni provocati dai cinghiali,interviene assessore Mastrosimone

                                                                       ATTIVITA' ISTITUZIONALE
Per la gestione del problema serve una forte sinergia tra istituzioni, mondo venatorio e agricolo e associazioni ambientaliste
“La ricerca delle migliori soluzioni alle problematiche connesse alla prevenzione dei danni in agricoltura provocati dai cinghiali presuppone una più stretta collaborazione da parte di istituzioni, mondo venatorio e agricolo e associazioni ambientaliste. Questa problematica che interessa molti territori nella Provincia, tra cui anche quello di Montescaglioso, acuisce i conflitti tra cacciatori, agricoltori e residenti nelle aree rurali e deve essere affrontata nel suo insieme”. E’ quanto ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata, Rosa Mastrosimone, intervenendo a Montescaglioso ad un convegno sui danni in agricoltura provocati dai cinghiali.“Il Dipartimento Agricoltura – ha annunciato l’assessore Mastrosimone - sta per varare un bando a valere sul Psr (relativo alla Misura 216 - azione 3) che prevede specifiche forme d’incentivi per la protezione delle colture agricole e degli allevamenti zootecnici, proprio per andare incontro alle esigenze degli agricoltori e per sostenerli in questi interventi di prevenzione dei danni causati dalla fauna selvatica. Pur non essendo materia di competenza del Dipartimento Agricoltura ma del Dipartimento Ambiente e delle Province – ha aggiunto Mastrosimone – garantisco il mio impegno a seguire l’interlocuzione tra Regione e Province, per trovare forme d’indennizzo più idonee e affinché si adottino azioni più rapide per risarcire gli agricoltori che hanno subito danni alle colture. La risoluzione del problema cinghiale – ha osservato l’assessore - presuppone il superamento di vecchie concezioni, a favore di una gestione più oculata del territorio agro-silvo-pastorale, ciò al fine di varare un programma di ridimensionamento di questa presenza faunistica efficace, che tenga conto della rilevanza sociale del fenomeno. Per questo motivo - ha ribadito Mastrosimone - sarà decisiva un’attività di coordinamento e sinergica tra istituzioni, mondo venatorio e agricolo e associazioni ambientaliste”.

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