ATTIVITA' ISTITUZIONALE
Per la gestione del problema serve una forte sinergia tra istituzioni, mondo venatorio e agricolo e associazioni ambientaliste
“La ricerca
delle migliori soluzioni alle problematiche connesse alla prevenzione
dei danni in agricoltura provocati dai cinghiali presuppone una più
stretta collaborazione da parte di istituzioni, mondo venatorio e
agricolo e associazioni ambientaliste. Questa problematica che interessa
molti territori nella Provincia, tra cui anche quello di
Montescaglioso, acuisce i conflitti tra cacciatori, agricoltori e
residenti nelle aree rurali e deve essere affrontata nel suo insieme”.
E’ quanto ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura della Regione
Basilicata, Rosa Mastrosimone, intervenendo a Montescaglioso ad un
convegno sui danni in agricoltura provocati dai cinghiali.“Il
Dipartimento Agricoltura – ha annunciato l’assessore Mastrosimone - sta
per varare un bando a valere sul Psr (relativo alla Misura 216 - azione
3) che prevede specifiche forme d’incentivi per la protezione delle
colture agricole e degli allevamenti zootecnici, proprio per andare
incontro alle esigenze degli agricoltori e per sostenerli in questi
interventi di prevenzione dei danni causati dalla fauna selvatica. Pur
non essendo materia di competenza del Dipartimento Agricoltura ma del
Dipartimento Ambiente e delle Province – ha aggiunto Mastrosimone –
garantisco il mio impegno a seguire l’interlocuzione tra Regione e
Province, per trovare forme d’indennizzo più idonee e affinché si
adottino azioni più rapide per risarcire gli agricoltori che hanno
subito danni alle colture. La risoluzione del problema cinghiale – ha
osservato l’assessore - presuppone il superamento di vecchie concezioni,
a favore di una gestione più oculata del territorio
agro-silvo-pastorale, ciò al fine di varare un programma di
ridimensionamento di questa presenza faunistica efficace, che tenga
conto della rilevanza sociale del fenomeno. Per questo motivo - ha
ribadito Mastrosimone - sarà decisiva un’attività di coordinamento e
sinergica tra istituzioni, mondo venatorio e agricolo e associazioni
ambientaliste”.