Enoteca e Parco Cantine per sviluppo turismo enogastronomico
Mastrosimone: “Importanti strumenti per potenziare l’attività di promozione e intercettare turisti-consumatori”
“L’importanza
del comparto vitivinicolo in regione è nota a tutti non solo per i
numeri che rappresenta, ma soprattutto per la capacità del settore di
fungere da traino per le altre produzioni agroalimentari tipiche e di
rappresentare al meglio il nostro territorio, perché il vino, insieme ai
prodotti tipici e tradizionali, è parte integrante e distintiva del
patrimonio complessivo lucano. Il legame tra il turismo e le produzioni
tipiche di qualità è diventato sempre più importante, come dimostra il
trend positivo dei dati relativi al turismo del vino”. Lo ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata,
Rosa Mastrosimone, intervenendo a Barile al convegno: “Accordo di
Programma - Parco delle Cantine, per uno sviluppo possibile e
compatibile”, organizzato nell’ambito della manifestazione “Tumact me
tulez”.“L’Enoteca regionale – ha spiegato l’assessore - è un importante
strumento per potenziare l’attività di promozione del settore,
indispensabile per la partecipazione a progetti nazionali di ampio
respiro, tale da poter diventare il punto di riferimento del mondo
produttivo e un luogo di incontro tra operatori, consumatori e turisti.
La Giunta regionale – ha aggiunto Mastrosimone - ha approvato proprio
nel luglio scorso lo Statuto e la Sede principale dell’Enoteca, mentre
nei prossimi giorni inizieranno gli incontri di preparazione alla
raccolta delle adesioni da parte dei produttori e dei consorzi,
finalizzati alla costituzione dell’Ente”.Per quanto riguarda invece l’istituzione del Parco delle Cantine,
prevista dalla L.R. n.12 del 5 febbraio 2010 l’esponente di giunta,
considerato che su questa materia specifica le competenze sono ancora
divise tra il settore del turismo e quello dell’agricoltura ha ribadito
per la sua parte l’impegno affinché “vengano adottati gli atti connessi
all’applicazione del provvedimento che definiscono l’istituzione e i
compiti della Conferenza dei Servizi e del Comitato tecnico–scientifico e
vengano riservati anche nei prossimi anni i fondi necessari”.Mastrosimone ha infine salutato positivamente la costituzione
dell’Accordo di Programma “perché consente di progettare gli interventi
in maniera coordinata e coerente con gli interessi dei territori, in
modo da valorizzare le nostre produzioni tipiche e intercettare quei
flussi di turismo enogastronomico che interessano la nostra regione”.