Partecipando a Venosa ad Aglianica wine festival, l’Assessore ha parlato delle politiche di settore messe in campo dal Dipartimento: dai Pif alla partecipazione a eventi fieristici come il Real Italian Wine a Londra.
“Migliorare
le strutture aziendali puntando sull’innovazione tecnologica, le
organizzazioni commerciali e sostenere le aziende con specifici
programmi di promozione: è questa la sfida della competitività che ci
attende per far sì che le nostre produzioni vitivinicole possano
affermarsi sul mercato”. A dichiararlo l’assessore regionale
all’Agricoltura, Rosa Mastrosimone in occasione del convegno “Il vino in
Basilicata: dinamiche evolutive del comparto tra qualità e mercato” in
corso a Venosa e organizzato nell’ambito dell’Aglianica wine festival.
“Tra le azioni messe in campo dal Dipartimento per sostenere il comparto
nell’area - afferma l’esponente della Giunta regionale – è stato
previsto il Pif territoriale dell’Aglianico del Vulture che coinvolgerà
70 beneficiari per un importo finanziario pubblico di oltre 4 milioni di
euro avendo come obiettivi quelli del marketing, della promozione,
della messa in rete delle aziende e di ammodernamento delle strutture di
trasformazione. E’ importante il ruolo dei produttori e dello stesso
Consorzio di tutela nel trasferire informazioni per orientare le
politiche regionali”. A proposito della manifestazione londinese, il
Real Italian Wine del 3 ottobre scorso, l’Assessore ha spiegato che
“l'Inghilterra è un importante mercato con consumi pro-capite in
costante aumento negli ultimi anni. Ora è importante migliorare la
nostra presenza e il grado di riconoscibilità dei vini lucani con azioni
che possano essere condivise con tutti i produttori. Se questo modello
di lavoro lo si ritiene proficuo lo si potrà applicare anche ad altre
realtà di mercato, e penso in particolare alla Germania e agli Stati
Uniti”. Oltre alle azioni promozionali intraprese dal Dipartimento,
l’Assessore ha illustrato il percorso dell’Enoteca Regionale, che dopo
l’approvazione dello Statuto e la scelta della sede a Venosa, “potrà
finalmente diventare strumento di promozione per la produzione
agroalimentare non solo del Vulture ma di tutta la Regione”.