giovedì 11 ottobre 2012

Blue tongue, al via campagna di prevenzione e censimento ovini e caprini

Mastrosimone: “Prevenire la lingua blu e consentire agli allevatori di percepire gli aiuti comunitari”

Aumentare i livelli di controllo contro il morbo della “Lingua blu” e far percepire agli allevatori gli aiuti comunitari. Sono questi gli obiettivi di una capillare campagna di informazione destinata alle aziende zootecniche lucane. La giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura Rosa Mastrosimone, ha approvato le “Misure di prevenzione della Blue tongue”, destinando 300 mila euro per le attività di informazione e di controllo. Le azioni fino ad oggi poste in essere dalle autorità sanitarie regionali hanno determinato una favorevole situazione epidemiologica nel territorio regionale. Alla Commissione europea è stata avanzata la richiesta di stralciare la Basilicata dall’elenco delle zone soggette a provvedimenti di restrizione per la Blue Tongue. E’ necessario, però, aumentare la vigilanza e l’informazione sui comportamenti corretti da mettere in atto per giungere al completo controllo e all’eradicazione del virus. La campagna di prevenzione è affidata alle Associazioni allevatori provinciali di Potenza e Matera. Gli allevatori saranno informati sulle caratteristiche epidemiologiche e sintomatologiche della Blue tongue, sui piani di vaccinazione e sorveglianza, su che cosa fare per prevenire il diffondersi dell’epidemia.
“La Basilicata – ha commentato l’assessore Mastrosimone – ha raggiunto positivi livelli per il controllo del morbo, che ciclicamente ha danneggiato l’economia e le produzioni regionali di carne e latte. Un risultato che può essere ancora migliorato con la partecipazione e la collaborazione degli allevatori, finalizzate a impedire la diffusione della Blue Tongue. Le “misure” comprendono anche il censimento degli ovini e caprini con l’inserimento dei capi nella banca dati dell’anagrafe bestiami, condizione necessaria per conoscere le reali dimensioni del patrimonio zootecnico lucano e, quindi, attivare efficacemente i piani di prevenzione. Quest’ultimo strumento è stato attivato per consentire agli allevatori di percepire gli aiuti comunitari, in quanto la banca dati risulta ancora incompleta e l’incompleto censimento ha ripercussioni negative anche sulla corresponsione degli aiuti”.
Le attività devono essere completate entro il 31 dicembre 2012.

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