“Merita apprezzamento l’iniziativa internazionale Eni Schoolnet, rivolta ai ragazzi delle scuole secondarie di primo grado della Val d’Agri, Val Camastra, Val Basento e di altre regioni dei Paesi nei quali Eni opera”.
Lo ha dichiarato questa mattina a Viggiano l’assessore alla formazione Rosa Mastrosimone nel corso dell’evento conclusivo dell’iniziativa Eni “Una lingua universale: la musica”, manifestazione che ha fatto registrare il coinvolgimento di circa 700 ragazzi e 23 scuole, insieme alla partecipazione di una giuria internazionale di spessore.
“L’Eni – ha detto ancora Mastrosimone - ha saputo coinvolgere i giovani studenti e proporre loro le melodie regionali come significativo strumento collante di un’identità ricca da preservare e condividere. E’ importante - ha aggiunto l’assessore - che i ragazzi delle scuole vengano educati al linguaggio musicale. L’esperienza degli ultimi anni – ha detto ancora Mastrosimone- ha evidenziato quanto la musica sia importante nel processo di formazione dei giovani, in quanto potente linguaggio, capace di integrare le diversità, accrescere l’autostima, creare senso di appartenenza e orientare i progetti di vita.
Va dato merito all’Eni di aver proposto ai ragazzi delle scuole una serie di iniziative per favorire i contatti e gli scambi tra gli istituti e l’approfondimento di tematiche relative al nostro territorio”. “Oggi i protagonisti siete voi” - ha detto l’assessore Mastrosimone rivolgendosi ai giovani della scuola di Tramutola, a cui è stato assegnato il primo premio nazionale e agli alunni delle scuole di Marsico Nuovo e Viggiano, a cui sono state invece consegnate mozioni speciali.
Nel chiudere il suo intervento Mastrosimone ha citato William Shakespeare, il drammaturgo e poeta inglese, capace di appassionare sempre nuove generazioni di lettori.
“La terra ha musica per coloro che ascoltano”. “A mio avviso – ha concluso Mastrosimone - queste parole esprimono che nel mondo c’è bellezza e vita, a condizione che ognuno sappia guardarsi intorno e ascoltare le diverse ‘musiche’. Coloro che ascoltano non si fermano in superficie, ma approdano nel profondo delle cose, sapere ascoltare è infatti anche saper conoscere”.
